Con scarponi da montagna
In automobile fino a Bessè. Dislivello 500 metri. Tempo di salita: 2 ore. Stagione preferita: estate .
É uno dei luoghi leggendari dell'epopea valdese del diciassettesimo secolo e per questa ragione vi consigliamo una lettura preventiva di qualche testo storico sull'argomento in modo da creare l'atmosfera adatta e le giuste aspettative.
L'aspro vallone attorno alla Grande Guglia offriva un riparo naturale ai VALDESI che si opponevano alle truppe sabaude che, per ossequio a Luigi XIV di Francia, avevano il compito di sterminarli. Il luogo era stato scelto apposta per la sua inaccessibilità. Caratteristica che rischiava di conservare ancora per molto tempo, se non fosse stato per la recente opera di ripristino della segnaletica.
La passeggiata è mediamente impegnativa con un dislivello di circa 550 metri fino all'alpeggio, ormai abbandonato, di Barma d'Aut. La strada era una bella mulattiera, ma adesso è pochissimo battuta e, in alcuni passaggi di discreta pericolosità, è soggetta a frane.
Il primo tratto di strada parte dalla borgata di Subiasco, prima del ponte oltre il quale inizia l'abitato di Bobbio Pellice e si può fare in automobile.
É interessante per la presenza di spettacolari castagni secolari, ma se non v'interessa la flora procedete pure spediti fino al divieto di transito della pista forestale. Non cercate di proseguire: sbagliereste solo strada. Se siete la prima o la seconda automobile, avrete la possibilità di parcheggiare ai lati della strada sterrata. Altrimenti l'autista dovrà tornare a valle in retromarcia per parcheggiare (3 km circa).
All'inizio del sentiero pedonale, forse, troverete ancora un bel tabellone che vi spiega come avete fatto ad arrivare fin lì. Adesso allacciatevi gli scarponi e partite. Godetevi la suggestione di un impervio vallone circondato da guglie e torri di roccia. In particolar modo, fissate la vostra attenzione sulla Grande Guglia da cui, sembra, i VALDESI scagliassero grossi massi sulle truppe del Duca. Ma attenzione a dove mettete i piedi, attraverserete almeno due o tre ruscelli. Godrete di vedute mozzafiato sul fondovalle e, nella stagione estiva, troverete una flora rigogliosa che cerca di riappropriarsi del sentiero. Nelle stagioni intermedie potrete sicuramente incontrare qualche animale di grossa taglia, soprattutto camosci.
Se non vi sarete mai fermati, anche se dopo due ore circa è abbastanza improbabile, attraversando un boschetto di faggi arriverete all'alpeggio di Barma d'Aut. Poco prima del boschetto, dal rumore, riconoscerete una sorgente. L'acqua è buona e fresca, ma per motivi igienici non vi consigliamo l'uso del bicchiere di vetro gentilmente posato accanto al tubo da cui fuoriesce l'acqua.
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