Con scarpe comode
Dislivello 50 m. Durata 1 ora. Stagioni preferite: tutte.
Passeggiata in val d'Angrogna tra i prati e i boschi che circondano alcune borgate e case sparse tra la borgata del Vernè e quella del Martel.
E' un itinerario che si svolge tra gli 850 e i 900 metri, prevalentemente all'ombra. Notevole la varietà di alberi forestali che si possono osservare (castagni, tigli, betulle, larici, sambuchi, cornioli, noccioli, bossi, ciliegi, maggiociondoli, aceri, faggi, ecc.). Il paesaggio è molto gradevole e curato per l'avvicendarsi di canaloni, prati coltivati, case sparse e piccole borgate. Immancabili alcune mucche al pascolo e l'abbaiare dei cani a guardia delle case.
Se si vuole fare la passeggiata spingendo una carrozzina da bambini (meglio se quelle con le ruote grandi), è sufficiente partire dalla borgata Albarin, girando sulla strada sterrata indicata con il cartello Pissaiot.
Se invece si è a piedi, consigliamo di partire dal borgo del Vernè scendendo lungo la strada sterrata che passa in mezzo alle case di pietra e al forno. Attenti a non infilarsi nel parcheggio del Residence e scendere giù in mezzo agli alberi nella vecchia strada del Rucias. Dopo una ripida discesa si esce dal fitto dei castagni, tigli e noccioli e si gira a sinistra sulla strada sterrata in località Pissaiot, ricongiungendosi con la strada che parte dagli Albarin.
Si attraversano in piano due valloni e al primo bivio si deve risalire
a sinistra sul tornante. Quindi si prosegue tranquillamente la stradina
che costeggia i prati e il rado bosco.
All'interno di una curva sgorga dell'ottima acqua da un tubo di
acciaio che intercetta la sorgente. Il tubo è molto in basso
e, senza un bicchiere è difficile riuscire a bere.
Dopo dieci minuti di passeggiata, nei pressi della località
Garsinera, si giunge ad un quadrivio. Girare a sinistra e proseguire
fino alla strada asfaltata.
Qui si è giunti in località Martel. Si può proseguire la stradina attraversando la strada asfaltata (possibilità di visitare un piccolo museo) oppure si può tornare indietro. In questa ipotesi, giunti al quadrivio di prima è possibile girare a destra sulla stradina che sale, invece che ripercorrere quella già fatta e segnalata con un cartello "albarin- ghieisa dla tana", per tornare al Vernè dall'alto ed evitarsi, così, il ripido tratto iniziale.
Giunti in località Revellera si abbandona il sentiero e si scende lungo la strada asfaltata fino al Vernè. Chi aveva iniziato la passeggiata agli Albarin li può raggiungere proseguendo sulla strada asfaltata
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